È una città densa di meraviglie con un patrimonio architettonico scampato alla devastazione della guerra, composto da tre realtà: la città vecchia medievale, la collina di Wawel e la città di Kazimierz, ex ghetto ebraico. Ha vissuto gli orrori della seconda guerra mondiale all’interno del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau (ad 1 ora dalla città) ed è stata sotto il controllo sovietico fino agli anni ’80: oggi ha finalmente riconquistato la sua indipendenza. Abbiamo esplorato il centro storico di Cracovia, partendo da Rynek Główny (Patrimonio UNESCO), la piazza medievale più grande d’Europa, con il Palazzo dei Tessuti e la Basilica di Santa Maria; fuori città siamo scesi a più di 100 metri di profondità per visitare la miniera di sale di Wieliczka, anch’essa patrimonio UNESCO, un labirinto di cunicoli e cappelle con statue, colonne ed arredi scolpiti nel salgemma dagli stessi minatori. Abbiamo scalato la collina del Wawel con il suo Castello e la Cattedrale di San Stanislao, dove sono stati incoronati i sovrani polacchi. Abbiamo percorso il ghetto ebraico, per anni abbandonato ed oggi rinato all’ombra delle sinagoghe, con il suo caratteristico mercatino delle pulci di Plac Nowy ed i suoi locali di tendenza. Prima di lasciare la città abbiamo esplorato il museo dei Principi Czartoryski, che custodisce un capolavoro di Leonardo Da Vinci: “La Dama con l’ermellino”. Se avete solo un weekend a disposizione ecco il nostro itinerario che vi porterà in 48 ore a scoprire i tesori di questa città meravigliosa, tra le più affascinanti di tutta la Polonia.
GIORNO 1: BENVENUTI A CRACOVIA
Primo pomeriggio in Piazza del mercato
Arrivare nel primo pomeriggio all’aeroporto di Cracovia con un volo della Ryanair da Bari e, con un transfer privato, ritrovarsi improvvisamente nella suggestiva piazza del mercato di Rynek Główny è un po' come immergersi in un racconto medievale. Il check in nell’hotel Wentzl, elegante struttura ubicata in un palazzo del quattrocento, con affaccio sulla piazza, è il primo passo per iniziare la nostra avventura. Questa piazza, nella città vecchia, è Patrimonio dell’Unesco fin dal 1978 e risale al XIII Secolo, ai tempi dell’invasione tartara. È il cuore pulsante, sociale e commerciale della città da oltre 700 anni ed attualmente è animata da locali storici, carrozze, turisti ed artisti di strada. Qui al centro si trova la Torre del Municipio ed il Fondaco dei Tessuti (Sukiennice), un tempo fulcro del commercio tra Oriente e Occidente: l’edificio originalmente gotico, risalente al XIV secolo, venne ricostruito in stile rinascimentale dopo un incendio nel 1555 e, solo successivamente, fu completato con il porticato che vediamo tutt’intorno. Oggi l’edificio ospita numerose bancarelle di souvenir, oggetti di artigianato e gioielli in ambra e nel sottosuolo un interessante museo sulla storia della città. Dopo aver passeggiato tra i banchi, niente di meglio di una birra fresca sulla terrazza del Cafe Szał, all’interno del Fondaco dei Tessuti, con un affaccio diretto sulla piazza. Dalla sua terrazza abbiamo goduto di una delle viste più iconiche sulla Basilica di Santa Maria e respirato l’atmosfera unica di Cracovia. Abbiamo concluso la giornata in grande stile con una cena esclusiva nel ristorante dell’hotel: un piccolo gioiello storico fondato nel 1792. Il Ristorante ha soffitti con travi a vista, tappeti e dipinti ad olio di famosi artisti polacchi e si affaccia direttamente sulla piazza. Qui abbiamo assaporato cibo assolutamente sublime della tradizione polacca e francese (in chiave gourmet) accompagnato da un’ottima selezione di vini e distillati locali con la magia della Rynek illuminata a fare da sfondo, attraverso i vetri dalle ampie finestre che si affacciano sulla Piazza. Tra i piatti da provare: il Foie Gras al profumo di cognac ed il filetto d’anatra glassato al miele.



GIORNO 2: TRA LEGGENDE E STORIA
Alla scoperta del Castello di Wawel
La giornata inizia con la salita sulla collina di Wawel per la visita del castello, simbolo del paese e sede della monarchia polacca per cinque secoli. Arroccato sulla collina il castello gotico risale al XIV secolo e venne edificato per opera di Casimiro III Il Grande. Dopo l’incendio del 1499 venne ricostruito in stile rinascimentale dal re Sigismondo I Il vecchio, assumendo l’aspetto attuale. All’interno è uno scrigno di tesori: passeggiando tra le camere di stato si incontra la “sala dei senatori” che ospita una collezione eccezionale di arazzi cinquecenteschi di Arras in seta, lana e fili d’oro e la “sala dei deputati”, famosa per il fantastico soffitto in legno a cassettoni contenente 30 teste intagliate singolarmente e dipinte. Passeggiando negli appartamenti reali tra mobili e dipinti si comprende come viveva la nobiltà nel XVI secolo. Abbiamo poi visitato l’armeria ed il tesoro che ospita una collezione di armi di varie epoche e ci siamo persi tra i cortili in stile rinascimentale italiano fino a raggiungere la Cattedrale di San Stanislao. Il Castello e la Cattedrale raccontano tutta la storia della Polonia: una storia di incoronazioni, ricchezze e dominazioni straniere. Ma prima della sua storia a rendere famoso questo luogo è la leggenda del Drago di Wawel. A pochi passi dal castello, si trova infatti una grotta con, all’ingresso, un drago che sputa fuoco ogni 5 minuti. Secondo la leggenda nella grotta abitava il feroce drago dal nome “Smok”, che terrorizzava la città uccidendo chiunque tentasse di avvicinarsi. Solo “Skuba”, un giovane calzolaio, fu capace di sconfiggerlo con un trucco molto ingegnoso: riempì la pelle di una pecora di zolfo lasciandola all’ingresso della grotta e quando il drago la mangiò bevve così tanta acqua dal fiume Vistola da prosciugarlo e successivamente esplodere.



Ritorno in centro: la Basilica di Santa Maria
Una volta rientrati in centro, abbiamo fatto merenda con le Obwarzanek, tipico street food polacco: ciambelline di pane cosparse di semi di sesamo, lino e papavero ovvero al formaggio e scaglie di cipolla, acquistabili dalle bancarelle presenti un po’ ovunque. Successivamente ci siamo recati presso la Galeria Plakatu famosa perché qui è possibile acquistare delle locandine cinematografiche create dai più importanti grafici polacchi. Tornando in piazza è davvero impossibile non restare affascinati dalla Basilica di Santa Maria, edificata nel XIV secolo con le sue due torri asimmetriche attribuite, secondo la leggenda, a due fratelli architetti: una storia finita nel sangue. La leggenda narra che quando uno dei due fratelli si rese conto che l’altro avrebbe realizzato una torre più alta e più bella della sua, accecato dall’ira, lo uccise con un coltello, e così i lavori si interruppero. L’assassino si suicidò, preso dal rimorso e dai sensi di colpa, trafiggendosi il cuore con un coltello e gettandosi dalla torre, proprio nel giorno della consacrazione della Basilica. Nel Palazzo dei Tessuti troviamo appeso un vecchio coltello arrugginito che rimanda a questa storia, conferendo alla leggenda un barlume di verità. Mentre siamo a godere della vista della facciata la nostra attenzione viene attratta da squilli di una tromba. Dalla torre più alta a suonare ci sono 7 trombettieri- vigili del fuoco che ogni ora, irrompono con una melodia, che si interrompe bruscamente, per ricordare il trombettiere che, nel 1241, venne ucciso da una freccia tartara, nell’intento di avvisare la popolazione dell’attacco imminente: questa melodia si chiama hejnat ed è composta da 5 note suonate quattro volte, una per ogni punto cardinale. Una volta entrati all’interno della Basilica si resta a bocca aperta davanti agli affreschi ed al soffitto, dipinto come un cielo blu pieno di stelle. All’interno ci sono delle vetrate policrome stupende ma il fiore all’occhiello è sicuramente il polittico dell’altare in legno, opera d’arte medievale più importante della Polonia scolpito da Veit Stoss da Norimberga: un capolavoro assoluto rappresentante le scene della vita della Vergine Maria. Nel pannello centrale è raffigurata l’ascensione della Vergine con gli apostoli tutt’intorno. Qui, alle ore 11:50, abbiamo assistito alla impressionante apertura delle ante dell’altare, un vero spettacolo artistico e religioso.



La miniera di Sale di Wieliczka: un mondo sotterraneo di meraviglie
Nel pomeriggio, con un transfer dall’hotel, abbiamo raggiunto la miniera di Sale di Wieliczka, uno dei luoghi più incredibili al mondo. Ubicato a soli 13 km da Cracovia è un sito patrimonio Unesco, costituito da 300 km di corridoi e gallerie scavate fino ad una profondità di 327 metri. Con la guida in lingua inglese siamo scesi attraverso una scala nelle viscere della terra fino a 135 m percorrendo poi a piedi un labirinto sotterraneo di gallerie e stanze scolpite nel sale, capolavoro dell’ingegno umano. Ai visitatori viene raccontata la storia dell’estrazione del minerale e si percorrono luoghi straordinari utilizzati fin dal XIII secolo tra i quali sicuramente la più impattante è la cappella di Santa Kinga, lunga 54 m ed alta 12 m, interamente scavata nel sale, illuminata da lampadari di sale e decorata con statue, colonne, arredi anch’essi di sale. All’interno delle miniere vi è persino un lago: pura magia. Qui è consigliabile indossare indumenti caldi in quanto la temperatura è sempre intorno ai 14° e si dice che gli ambienti abbiano un microclima perfetto per chi soffre di problemi respiratori.



Serata nel quartiere ebraico di Kazimierz tra fascino vintage ed anima bohémien
Ritornati, con un futuristico ascensore, alla luce del sole abbiamo lasciato con un transfer la miniera e ci siamo spostati nel quartiere di Kazimierz. Reso famoso per l’ambientazione del film Schindler’s List questo quartiere è nato quasi sette secoli fa come città indipendente con un proprio municipio. Per molto tempo abitato da ebrei e cristiani che vivevano fianco a fianco, allo scoppio della seconda guerra mondiale erano presenti al suo interno quasi esclusivamente ebrei, oggetto della persecuzione nazista fino alla liberazione del ghetto. Il quartiere, arrivato al suo massimo declino durante il periodo comunista, è oggi una delle zone più interessanti della città, importante polo culturale e gastronomico. Oggi è un mix tra street art, locali alternativi, mercati vintage e tradizione. Dopo un giro tra le bancarelle del caratteristico mercatino delle pulci di Plac Nowy, dove si trovano souvenir originali e fino alle 2 di notte bancarelle di street food, abbiamo prima bevuto una birra da “Alchemia” (locale frequentato dalla gente del posto nella Piazza del ghetto) e successivamente cenato nel ristorante “Once Upon a Time” con le insegne commerciali originali dell’epoca. Qui sembra di entrare all’interno di un museo in quanto nella sala si trovano numerosi oggetti legati alla cultura ebraica e polacca. All’interno ci sono solo 11 tavoli a lume di candela dove assaggiare le ricette kosher: imperdibile è l’hummus di ceci, la torta di kugel (alle patate) e i pierogi, ovvero dei ravioli ripieni di carne, il tutto accompagnato dalla musica lezmer dal vivo, che unisce tradizioni musicali slave ed ebraiche. Prima di rientrare in hotel, una tappa d’obbligo per i suoi interni liberty, per un dolce e un distillato locale è il caffè Noworolski, al piano terra del palazzo dei tessuti, risalente al XIX secolo, opera dell’architetto polacco Jozef Mehoffer. Questo locale esiste dal 1910 quando ospitava i seguaci di Lenin ma venne prima espropriato dai nazisti e poi nazionalizzato dai comunisti: vale sicuramente una visita per l’atmosfera fuori dal tempo che lo caratterizza.



GIORNO 3: UN CAPOLAVORO DA AMMIRARE
Ultima mattina a Cracovia: un incontro ravvicinato con la Dama con l’Ermellino
L’ultima tappa a Cracovia è dedicata all’arte. Passeggiando verso la porta di San Floriano, poco fuori dalla città vecchia, ci si imbatte in una struttura affascinante e molto ben conservata: il Barbacane di Cracovia. Si tratta di un capolavoro assoluto di architettura militare medievale. È stato concepito per proteggere l’ingresso della città facendo infatti parte delle imponenti mura difensive di Cracovia che un tempo circondavano tutta la città vecchia. Soprannominato “palla di cannone gotica” proprio per la sua forma tondeggiante è sopravvissuto nel tempo a guerre ed assedi, anche a quello Napoleonico, ed oggi è immagine della città medievale fortificata del passato che ha perso le sue funzioni difensive per diventare un contenitore di mostre ed eventi. A pochi passi si trova il museo dei Principi Czartoryski in assoluto il museo più importante della città. Essendo una meta molto gettonata, è preferibile prenotare online i biglietti saltafila. Il Museo è stato riaperto dopo una lunga ristrutturazione e custodisce un capolavoro assoluto di Leonardo da Vinci: “La dama con l’ermellino”. Ha all’interno capolavori dell’arte europea quali “Paesaggio con il buon samaritano” di Rembrandt. Osservare da vicino lo sguardo enigmatico di Cecilia Gallerani (la dama), amante di Ludovico il Moro, con un ermellino tra le braccia, simbolo di purezza e raffinatezza, è stato il modo perfetto per chiudere il nostro viaggio tra storia, arte e meraviglia. Si tratta di un dipinto straordinario realizzato intorno al 1489: uno dei pochi ritratti che Leonardo fece di donna (quattro in totale), insieme alla Gioconda. L’opera ha una storia avvincente: fu acquistata nel 1800 dal principe Czartoryski e custodita da lui gelosamente; venne rubata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e restituita alla città dagli americani nel 1946; oggi è uno dei tesori più preziosi della Polonia. Dopo questa esperienza culturale è il momento di salutare Cracovia e fare ritorno in hotel dove ci aspetta un transfer per l’aeroporto, portando con noi ricordi indelebili di una città che sa incantare con il suo fascino senza tempo. Un weekend a Cracovia è decisamente un’immersione in una storia affascinante, nell’energia della sua gente e nelle atmosfere uniche dei suoi monumenti, patrimonio artistico culturale dell’umanità. E voi siete pronti a partire?



-----INFORMAZIONI PRATICHE-----
COME ARRIVARE
La città di Cracovia è collegata dalle principali città italiane con voli low cost: noi abbiamo volato da Bari con Ryanair, siamo arrivati in città con un transfer e ci siamo mossi a piedi nel centro storico. Per gli spostamenti fuori Cracovia abbiamo utilizzato un transfer privato.
DOVE DORMIRE E MANGIARE
L’hotel Wentzl (https://hotelwentzl.com/) è una elegante struttura storica, ubicata in un palazzo del quattrocento, con affaccio nella suggestiva piazza del mercato di Rynek Główny. Ha all’interno un ristorante storico, risalente al 1792. Consigliatissimo per la posizione perfetta e la vista sulla piazza.
Il ristorante “Once Upon a Time”, nel vecchio quartiere ebraico, è un’esperienza originale. All’interno ci sono solo 11 tavoli a lume di candela dove assaggiare le ricette kosher il tutto accompagnato dalla musica lezmer dal vivo, che unisce tradizioni musicali slave ed ebraiche (Visitate il loro profilo Instagram).
Street food: pierogi e zapiekanka nelle bancarelle del quartiere ebraico.
Per la sua vista iconica sulla Basilica di Santa Maria scegliete il Cafe Szał, all’interno del Fondaco dei tessuti. Ottimo per un aperitivo (Visitate il loro profilo Facebook).
Per i suoi interni liberty, per un dolce ed un distillato locale, una tappa imperdibile è il caffè Noworolski (http://www.noworolski.com.pl/), al piano terra del palazzo dei tessuti. Vale sicuramente una visita per l’atmosfera fuori dal tempo che lo caratterizza.
COSA VISITARE
Fondaco dei tessuti (Sukiennice) (https://mnk.pl/oddzial/mnk-sukiennice/o-oddziale) un tempo fulcro del commercio tra Oriente e Occidente a Cracovia. Oggi ospita numerose bancarelle di souvenir, oggetti di artigianato e gioielli in ambra.
Basilica di Santa Maria (https://mariacki.com/) per i suoi affreschi ed il soffitto dipinto. All’interno ci sono delle vetrate policrome stupende ma il fiore all’occhiello è sicuramente il polittico dell’altare in legno, opera d’arte medievale più importante della polonia scolpito da Veit Stoss.
Miniera di sale di Wieliczka (https://www.minieradisalewieliczka.it/) a 13 km da Cracovia, patrimonio UNESCO, con 300 km di corridoi e gallerie scavate fino ad una profondità di 327 metri. Si tratta di luoghi straordinari utilizzati fin dal XIII secolo: qui si visita la cappella di Santa Kinga, interamente scavata nel sale, e decorata con statue, colonne, arredi e lampadari, anch’essi di sale.
Castello di Wawel (https://wawel.krakow.pl/en) arroccato sulla collina di Wawel, simbolo del paese e sede della monarchia polacca per cinque secoli. All’interno è uno scrigno di tesori.
Museo dei Principi Czartoryski (https://mnk.pl/en/branch/mnk-czartoryski-museum/tickets-information) in assoluto il più importante della città, riaperto dopo una lunga ristrutturazione custodisce un capolavoro assoluto di Leonardo da Vinci: “La dama con l’ermellino”. Ha all’interno capolavori dell’arte europea quali “Paesaggio con il buon samaritano” di Rembrandt.
COSA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE
Portate con voi la guida pocket della Lonely Planet su Cracovia per non perdere il meglio della città. Per itinerari inconsueti molto interessante è la sezione dedicata a Cracovia della pubblicazione di Lonely Planet “Europa in 100 Weekend”, tradotto e pubblicato da EDT Srl nell’aprile 2024. Sempre della Lonely Planet è il capitolo dedicato a Cracovia all’interno di “52 Weekend da sogno” Edizioni WS White Star -2023.
Per i contenuti storici molto utile è la sezione dedicata al centro storico di Cracovia della pubblicazione del National Geographic “UNESCO - 40 viaggi spettacolari nel patrimonio mondiale dell’umanità” di Elena Luraghi, edito da White Star srl, nel 2025.
L’articolo della rivista cartacea di DOVE del Settembre 2022 sulla Polonia ed in particolare su Cracovia è molto utile per la storia, gli hotel, i ristoranti e le visite imperdibili, a cominciare dalle miniere di sale.
Per ulteriori informazioni visitare il sito del turismo polacco( https://www.polonia.travel/it/ ).