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Un long weekend a Mykonos e Delos: tra mito, vento e tramonti indimenticabili

2025-05-01 18:59

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Un long weekend a Mykonos e Delos: tra mito, vento e tramonti indimenticabili

GRECIA - EUROPA

Quando si pensa a Mykonos si immagina movida sfrenata, folle di croceristi che invadono la Chora, rave party sulle spiagge, serate in discoteca e nei beach club, strade affollate e rumorose percorse da Quad e Van, ma il nostro long weekend di 5 notti sull’isola ci ha fatto scoprire un altro volto di Mykonos, fatto di spiagge tranquille, di silenzi in riva al mare, di taverne sulla sabbia, di scorci rurali autentici e tramonti da cartolina, permettendoci di vivere un’esperienza indimenticabile.  Imbarcandoci da Mykonos abbiamo raggiunto l’isola di Delos, un sito archeologico tra i più importanti del Mediterraneo: un museo a cielo aperto patrimonio dell’Unesco, l’isola sacra della luce dove non si può nascere né morire.

BENVENUTI A MYKONOS

Per il nostro long weekend a Mykonos siamo partiti da Bari in un caldo pomeriggio di fine luglio, lasciando la macchina nel Parking coperto proprio di fronte al Terminal delle partenze. Tutti gli altri parcheggi intorno all’aeroporto erano già pieni, pertanto è consigliabile, in alta stagione, procedere alla prenotazione del parcheggio con APCOA Parking e farlo con largo anticipo. In estate Volotea collega Bari alla Grecia con voli frequenti e molto comodi: per Mykonos la durata del volo è di solo 1 ora e mezza. Al nostro arrivo, in tarda serata, il Melthemi soffiava forte scompigliandoci i capelli e contribuendo a far sì che le temperature fossero gradevoli ed intorno ai 26° -28°. Per godersi l’isola in piena autonomia è consigliabile noleggiare una macchina, noi lo abbiamo fatto attraverso la piattaforma di Booking, selezionando la compagnia Hertz, con postazione all’interno del Terminal e ci siamo trovati benissimo. Dopo un veloce disbrigo delle pratiche la nostra macchina era lì ad attenderci fuori dall’aeroporto. Le strade a Mykonos sono strette: da mulattiere diventano sterrati e l’isola in estate è trafficatissima pertanto è consigliabile attivare una polizza “All risk”. Tale polizza può essere fatta direttamente in aeroporto con Hertz (più economica) ovvero tramite Booking, come abbiamo fatto noi. Scegliete i posti dove andare e prenotate in anticipo nei locali e nei lidi: sappiate che Mykonos non è solo un’isola mediamente più cara delle altre isole greche ma è anche molto gettonata ed è facile non trovare posto.

 

Il nostro nido da sogno sulla spiaggia di Kalo Livadi

Appena atterrati a Mykonos l’atmosfera è già da sogno: ci aspetta una permanenza di 5 notti al “Pietra e Mare – Mykonos Moments”, un boutique hotel sospeso tra cielo e mare, prenotato sulla piattaforma Booking. L’hotel è ubicato nella parte sud dell’isola a circa 10 km (20 minuti in macchina) dalla Chora (la capitale di Mykonos). Si tratta di una struttura di recente ristrutturazione e gestione greca con delle camere indipendenti costruite in stile cicladico, ubicate sul promontorio con vista sul mare Egeo. Le stanze sono affacciate sulla tranquilla spiaggia di Kalo Livadi, una distesa di sabbia finissima, riparata dal vento del nord, tra le più belle e tranquille dell’isola. Dalla nostra camera, con terrazza privata adiacente la piscina di acqua dolce, la vista sul mare è bellissima. Nella struttura c’è un bar aperto ogni sera fino alle 23 ed un ottimo ristorante in terrazza dove viene anche servita la colazione. Abbiamo parcheggiato comodamente in strada proprio fuori dalla struttura e fatto il check in. Da lì a pochi in minuti in macchina abbiamo raggiunto la tranquilla Baia di Kalafati, con la sua chiesetta che domina il paesaggio e le sue tamerici che durante il giorno offrono ombra e riparo dal sole. Per salutare l’isola ci siamo fermati al Petrino Aquarius, un ristorante a ridosso della spiaggia che durante il giorno offre lettini gratuiti in cambio di consumazioni. Abbiamo sorseggiato un cocktail fresco guardando il mare con le Colline di Capo Tarsanas e l’isolotto di Dragonissi all’orizzonte, cullati dal suono delle onde mentre i pensieri si alleggerivano.

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GIORNO 1 – CHORA, DELOS E UN TRAMONTO DA LEGGENDA

 

La Chora, il quartiere di Alevkandra e l’iconica Panagia Paraportiani

Il mattino seguente dopo una abbondante e buonissima colazione in terrazza con vista sul mare e sulla cupola blu di una delle numerosissime chiesette votive costruite sull’isola dai marinai, ci siamo diretti in macchina verso la Chora per imbarcarci, dal porto vecchio, per l’isola di Delos, ubicata a soli tre miglia marine da Mykonos. Prima però di arrivare nella Chora eccoci per una sosta tecnica al “Mikel Coffee”, sulla strada, dove in una fornitissima Bakery abbiamo comprato 3 panini molto ben farciti e dell’acqua da portare con noi in barca durante il tour (costo € 12). Sull’isola di Delos non ci sono infatti ristoranti ed è bene portare cibo, acqua, crema solare, occhiali e cappellino per proteggersi dal sole che qui non dà tregua. Abbiamo lasciato la macchina all’interno del Parking Valet (costo 20 € al giorno), da dove si può arrivare a piedi nel cuore pulsante dell’isola. Le labirintiche stradine bianche della Chora sembrano uscite da un dipinto: vennero costruite per confondere i pirati e proteggere le bianche case a calce con porte blu cobalto, dal Melthemi, che soffia continuamente in estate tra le pale dei mulini a vento, simbolo dell’isola. Passeggiando tra piccole botteghe e buganvillea un po’ ovunque, raggiungiamo la zona di Alevkandra, detta piccola Venezia, con le sue case settecentesche che poggiano sull’acqua, un tempo dimore dei marinai più influenti: qui le onde lambiscono i balconi colorati regalandoci scorci pittoreschi. Visitiamo la chiesa di Panaghia Paraportiani (una delle più famose tra le 400 chiese e cappelle votive dell’isola). Si tratta di una meraviglia dell’architettura cicladica con le sue curve asimmetriche generate da cinque chiese costruite una sull’altra, tra il XV e il XVII secolo: in assoluto la chiesa più fotografata di Mykonos.

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Delos: il cuore sacro dell’Egeo

Arriviamo poi al Porto Vecchio dove si trova il chiosco di Delos Tour per ritirare materialmente i biglietti. L’escursione si può prenotare dal sito di “Delos Tour” e costa €. 160 (65€ adulti e 30€ bambino) con guida in italiano (che opera solo in alcuni giorni a settimana) ed ingresso salta fila. È possibile prenotare anche dei tour privati al tramonto o al mattino presto con guida in italiano in tutti i giorni della settimana, naturalmente a prezzi molto più elevati. Delos è un sito archeologico tra i più importanti del Mediterraneo. Si tratta di un’isola oggi disabitata, in loco ci sono solo archeologi che continuano a scavare perché di questo sito è stato scoperto solo il 30%. Camminare tra le rovine con la guida di “Delos Tour” è stato come leggere un libro di archeologia e fare un viaggio nella mitologia e la storia greca: un museo a cielo aperto patrimonio dell’Unesco, città stato tra il III e II A.C., luogo dove Zeus nascose la sua amante Leto, per proteggerla dall’ira della moglie Era, e permetterle di dar alla luce i loro figli gemelli: Apollo (il Sole) e sua sorella Artemide (La Luna). Qui, su un’isola considerata sacra, nel 100 A.C. i micenei instaurarono il culto della luce del giorno (Apollo) e della notte (Artemide): nessuno poteva nascervi né morire. Nel periodo dei romani fu importantissimo centro commerciale e città cosmopolita. Il porto è una insenatura naturale protetta dal vento, di fronte all’isola di Renia, che offre naturale riparo dalle onde. Sull’isola si trovano bellissimi mosaici (come quello di Dionisio a cavallo di una pantera), sontuose residenze di epoca ellenistica e romana, il viale dei 5 leoni (uno è a Venezia) così posizionati per impressionare i visitatori, statue e templi, il santuario di Apollo con il basamento dove era collocata una sua statua gigante ed il tempio di Artemide, un teatro ed un museo recentemente aperto dopo un lungo restauro contenente i reperti ivi rinvenuti (compresi gli originali dei leoni e dei mosaici e pezzi della colossale statua di Apollo). Dal monte Cinto si gode di una vista spettacolare sulle Cicladi e su Mykonos, che prende il nome proprio dal figlio di Anio, nipote del dio Apollo. Si narra che Eracle abbia sconfitto i Giganti proprio a Mykonos e che i massi sparsi sull’isola siano i loro corpi pietrificati. Durante il periodo romano Mykonos prosperò grazie proprio alla vicinanza con Delos per poi passare sotto il controllo bizantino, veneziano e ottomano. Il ritorno in battello è stato movimentato in quanto il mare era gonfio dal vento che qui soffia fortissimo nei pomeriggi d’estate. Devo dire che chi effettua il tour ha però una grande maestria nella navigazione e nonostante il mare molto mosso nessuno ha accusato problemi.

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180 Sunset Bar: il tramonto che conquista i sensi.

Giunti sulla terraferma ci siamo diretti in hotel per un bagno rigenerante in piscina e poi in serata nuovamente nella Chora per concludere la giornata al “180° Sunset bar”, dove abbiamo assistito, dalle sue terrazze, ad uno dei tramonti più spettacolari che mai. Abbiamo parcheggiato la macchina ancora nel parking Valet, in quanto ubicato in posizione strategica, procedendo poi a piedi attraverso una ripida salita fino al Bar. Per accedere ai tavolini del Bar è stato necessario prenotare con largo anticipo sul loro sito web: la consumazione qui è obbligatoria e parte, per il tavolo al bar, dalle € 70 per gli adulti e € 35 per i bambini, mentre, per i tavoli ubicati sulle terrazze il costo della consumazione obbligatoria è superiore. Non servono parole per descrivere l’atmosfera che si vive: cocktail in mano, musica soft, cibo ricercato ed il sole che si spegne nel mare. Con gli occhi lucidi e pieni di colori abbiamo assistito allo spettacolo del cielo che si tingeva di arancio e rosa con la città sottostante che si illuminava. Dopo cena abbiamo esplorato ancora la Chora illuminata dalle luci notturne, perdendoci per una passeggiata tra i vicoletti ed i negozietti di artigiani, le case con la colombaia, le cappelle votive, le piazze con alberi di platano e l’eucalipto; al “Yasemi” si possono acquistare sandali tradizionali fatti a mano, da “Art & Soul” si trovano opere d’arte di scultori e artisti greci. Sono presenti poi numerosi negozi di gioielli e capi di abbigliamento: tra ceramiche, sandali ed opere d’arte la città continua a sorprenderci. Dopo esserci persi nei vicoletti della città, abbiamo lasciato la capitale spostandoci nella tranquillità della costa sud, nel nostro nido, pronti ad esplorare il giorno dopo un’altra parte dell’isola, la costa nord, lontano dalla folla e dominata dal vento.

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GIORNO 2 – SPIAGGE SELVAGGE, TAVERNE NASCOSTE ED IL FARO SULL’ISOLA DI TINOS

 

La natura selvaggia Agios Sostis e la vista sull’egeo dalla kiki’s Tavern

Al mattino seguente, stanchi delle rotte battute dai più, abbiamo imboccato la strada verso nord: la nostra meta è Agios Sostis, una caletta minuscola sormontata da una chiesetta incantevole con cupola rosso mattone. Qui abbiamo fatto un bagno in un mare meraviglioso popolato da pesci: la spiaggia bianca caraibica è selvaggia, senza lettini e musica dove ci si sente davvero dei naufraghi in un angolo di paradiso. In cima alla scalinata che porta alla spiaggia si trova una Taverna dal nome Kiki’s aperta a partire dalle 12,30 fino al tramonto, a gestione familiare, assolutamente deliziosa. Per pranzare qui non si può prenotare ma bisogna ad una certa ora mettersi in fila ed aspettare il proprio turno. Nell’attesa il proprietario offre da bere. La Taverna non ha elettricità: solo brace e vista mozzafiato. Consigliamo di arrivarci al massimo per le 12 o anche prima altrimenti si rischia di non trovare subito un tavolo e dover aspettare. Una volta dentro abbiamo ordinato del pollo e del maiale marinati e cotti allo spiedo, accompagnati con patate alla brace, insalata greca e vino locale; il cibo qui è abbondante e squisito ed i prezzi contenuti. La vista dalla terrazza sul mare sotto le tamerici è meravigliosa, qui sembra di stare fuori dal mondo in un angolo di Grecia antica e autentica.

 

Una perla nascosta: Fokos Beach

Nel pomeriggio ci spostiamo ad esplorare un'altra spiaggia del nord ancora più selvaggia e lontana dal turismo di massa, Fokos: una perla nascosta. Silenzio, natura e pochi intimi. Per arrivarci siamo passati attraverso un paesaggio lunare e selvaggio costeggiando una diga ed un invaso artificiale, ed una volta arrivati, proprio sulla spiaggia, si trova una Taverna a pochi passi dal mare nella quale ci siamo rifugiati prima del tramonto per un aperitivo a base di calamari e polpo a prezzi contenuti e con i piedi letteralmente nella sabbia. La spiaggia è esposta al vento del nord e poco frequentata, non è attrezzata con ombrelloni e si può raggiungere anche a cavallo. Nella Taverna è possibile acquistare anche collane e braccialetti in pietra locale fatti a mano.

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Il Tramonto dal faro di Fanari sull’isola di Tinos

Per concludere la giornata in bellezza ed assistere ad un tramonto memorabile (a costo zero, questa volta) ci siamo recati a Fanari dove si trova un faro costruito nel 1891, il più a nord di Mykonos, battuto dai venti e raggiungibile attraverso uno sterrato. Qui la vista sull’Egeo con il sole infuocato che si getta nel mare è indimenticabile. Dal faro si vede l’isola di Tinos all’orizzonte: il vento, il profumo del mare e la vista su Tinos sono meravigliosi. Se si ha tempo, da Mykonos partono numerosi traghetti per visitare l’isola che ha bellissime spiagge ed è famosa per i suoi marmi. Sulla strada di ritorno al nostro Hotel, per terminare in dolcezza la serata, abbiamo assaggiato un buonissimo gelato presso “N’ice Cream Mykonos”, assolutamente da provare, frequentato soprattutto da gente del posto: tra gusti greci e sorrisi sinceri.

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GIORNO 3 – RELAX, BEACH CLUB E LA MAGIA DI ANO MERA

 

Relax nelle spiagge del Sud dell’isola: Kalo Livadi e Lia Beach

Dopo tanta esplorazione ci godiamo un giorno di puro relax sulla spiaggia di Kalo Livadi, presso il beach club Lohan tra sole e musica soft. Sulla stessa spiaggia, poco più avanti, si trova anche un altro beach club chiamato Solymar altrettanto carino. Abbiamo prenotato al Lohan dal sito web con largo anticipo un set di lettini in terza fila con ombrellone e asciugamani; il set di lettini in questo esclusivo ma tranquillo beach club è di 100 euro per la prima e seconda fila, 80 dalla terza alla quinta e 70 per le ultime file e non è prevista consumazione obbligatoria. L’acqua del mare è sempre fresca e piacevole, la spiaggia caraibica e la luce abbagliante. Cullati dal rumore del mare ci siamo abbronzati tutto il giorno ordinando dal ristorante degli hamburger di chianina serviti in spiaggia, al prezzo di 30 euro l’uno. In spiaggia viene offerto anche il servizio di massaggi e adiacenti al ristorante ci sono tutti i servizi e una boutique per lo shopping. Nel pomeriggio ci spostiamo a “Lia Beach”, più appartata ma affascinante: una lingua di sabbia e ciottoli molto tranquilla circondata da rocce e silenzio. Qui il mare è ancora più blu e nella spettacolare taverna a due passi dalla spiaggia “Lia Tavern” si può mangiare del pesce freschissimo a poco prezzo.

 

Serata avvolti nella magia del borgo di Ano Mera, il lato più autentico dell’isola

In serata eccoci nel borgo di Ano Mera, nell’entroterra di Mykonos, un piccolo paese di case bianche con una piazzetta piena di taverne: l’unico villaggio autentico dell’isola. Visitiamo uno dei più bei monasteri del mediterraneo denominato “Panagia Tourliani” costruito nel XV Secolo e consacrato alla Vergine Maria, alla quale sono attribuiti numerosi miracoli; qui ci sono anche delle splendide icone di pittori fiorentini del 1700: un gioiello silenzioso che racconta una Mykonos spirituale lontana dal glamour e dalla movida. Ceniamo con gamberi Saganaki accompagnati da Retzina presso una tipica taverna chiamata “Oti Apomeine”, un locale semplice e delizioso dove si respira l’anima dell’isola. Si tratta di un posticino tranquillo e defilato rispetto alla piazzetta principale dove servono cucina tradizionale come una volta; ci siamo trattenuti fino a notte sulla piazzetta del paese gustando dell’ouzo in ghiaccio con intorno a noi i bambini (incluso il nostro) che giocavano felici a calcio. La vera Mykonos è qui lontano dalle luci, dalla musica e dalla movida: niente caos solo vita quotidiana dei residenti.

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GIORNO 4- TRA GLAMOUR DI PARADISE BEACH E CAMPAGNA AUTENTICA

 

Giornata in spiaggia nell’iconica Super Paradise Beach

Per l’ultimo giorno di mare a Mykonos abbiamo ceduto al fascino della nota Super Paradise beach prenotando 3 lettini al Thalas Mykonos per il costo di 25 euro a testa. Per la prenotazione, effettuata con largo anticipo, abbiamo usato la piattaforma Getyourguide. Per arrivare in spiaggia è stato necessario percorrere una ripida discesa e una volta arrivati in prossimità del mare sulla sinistra imboccare una stradina che portava direttamente al parcheggio del Thalas, gratuito per chi aveva prenotato i lettini. Pranziamo vista mare nella bellissima taverna Thalas, prenotata online con anticipo attraverso il loro sito web: qui abbiamo gustato del Souvlaki e delle costolette di agnello cotte divinamente. Lasciamo che le ore passino in un ambiente vivo ma non invadente tra letture in riva al mare e bagni. Nel tardo pomeriggio relax in hotel e poi via a scoprire il lato bucolico di Mykonos.

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Alla scoperta del lato bucolico dell’isola ed i sapori contadini di Rizes Mykonos

L’isola ha un cuore agricolo che si raggiunge attraversando delle mulattiere con muretti a secco, terrazzamenti brulli, campi bruciati dal sole, spettacolari belvedere incontrando lungo il percorso capre, montoni, asini e falchi che volteggiano nel cielo azzurrissimo. Attraversando così un paesaggio lunare all’imbrunire siamo arrivati in una fattoria, una piccola tenuta agricola, il “RIZES Mykonos - Folkore Farmstead”, immersa nella campagna. Accanto ad una tipica chiesetta vi è un cortile e tutt’intorno le stanze dove si può anche dormire. Il ristorante è all’interno ed ha un grazioso porticato incannucciato con tavoli in legno apparecchiati con tovaglie a quadretti. Viti, olivi e un forno a legna dove si cuoce il pane fatto in casa. Qui si celebra la filoxenia, l’ospitalità greca più autentica: abbiamo assaggiato la moussakà ed il “kopanisti”, che si dice sia originario di quest’isola, ovvero un formaggio prodotto da latte vaccino di capra e ovino dal sapore piccante. La cena è stata un tuffo nelle radici contadine, tra ulivi e luci soffuse. Torniamo ad Ano Mera per chiudere in bellezza il nostro viaggio dove brindiamo con ouzo ghiacciato, mescolandoci tra la gente dell’isola, nella piazzetta e gridando insieme a loro con un sorriso “Yamas!”.

 

GIORNO 5 – L’ULTIMO SGUARDO SUL BLU DELL’EGEO

L’ultima mattina la dedichiamo a noi: relax nel nostro hotel tra lettini, piscina, una passeggiata sulla spiaggia deserta ed un ultimo sguardo nel blu dell’Egeo. Riguardiamo le foto, prepariamo le valigie e poi rotta verso l’aeroporto. Siamo partiti con un comodo volo nel primo pomeriggio dopo aver gustato ancora una volta le delizie della Bakery incontrata sulla strada con gli occhi pieni di bellezza e la consapevolezza di aver scoperto un gioiello ricco di storia e di bellezza naturalistica. L’isola ci ha accolto con la sua luce, il suo vento i suoi sapori. Qui si trova di tutto: movida e silenzio, storia e leggerezza ma soprattutto un mare infinito e un vento che ti cambia dentro.

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-----INFORMAZIONI PRATICHE-----

COME ARRIVARE

Durante l’estate numerose compagnie aeree offrono voli diretti per Mykonos dalla principali città italiane. Noi abbiamo volato da Bari a Mykonos con Volotea ed una volta arrivati sull’isola abbiamo noleggiato un auto. A Mykonos si può arrivare anche via mare imbarcandosi sui traghetti dal Porto del Pireo ad Atene.

 

DOVE DORMIRE

Abbiamo scelto il “Pietra e Mare – Mykonos Moments”, un boutique hotel sospeso tra cielo e mare, prenotato sulla piattaforma Booking. Le stanze sono affacciate sulla tranquilla spiaggia di Kalo Livadi, una distesa di sabbia finissima, riparata dal vento del nord, tra le più belle e tranquille dell’isola (https://www.hotelbrain.com/hotels-in-mykonos/mykonos-moments-pietra-e-mare).

 

DOVE MANGIARE

Presso la Baia di Kalafati, si trova il “Petrino Aquarius”, un ristorante a ridosso della spiaggia che durante il giorno offre lettini gratuiti in cambio di consumazioni (visitate il profilo Instagram).

Nella Chora per concludere la giornata ed assistere dalle sue terrazze ad un tramonto indimenticabile sull’Egeo, prenotate in anticipo dal sito al “180° Sunset bar” (https://180.bar/).

Fornitissima Bakery lungo la strada per la Chora è “Mikel Coffee” (https://mikelcoffee.com/) per acquistare panini, caffè e bibite a prezzi contenuti.

Per gustare un buonissimo gelato assolutamente da provare è “N’ice Cream Mykonos”, frequentato soprattutto da gente del posto (Visitate il loro profilo instagram).

La Taverna Kiki’s presso la spiaggia di Agios Sostis è aperta a partire dalle 12,30 fino al tramonto non ha elettricità: solo brace e vista mozzafiato. Assaggiate il maiale marinato e cotto allo spiedo, accompagnato con patate alla brace (Visitate il loro profilo instagram). La Spiaggia di Agios Sostis a nord dell’isola è un paradiso: non è attrezzata ed è sormontata da una chiesetta incantevole con cupola rosso mattone.

La Taverna Fokos si trova sull’omonima spiaggia a pochi passi dal mare ed è aperta fino al tramonto. La spiaggia è esposta al vento del nord e poco frequentata, non è attrezzata con ombrelloni e si può raggiungere anche a cavallo. Assaggiate i Calamari e il polpo alla brace.

Sulla spiaggia di Kalo Livadi, a sud dell’isola si trovano due beach club molto interessanti il Lohan (https://lohanmykonos.com/) e poco più avanti, il  Solymar (https://solymarmykonos.com/) altrettanto carino dove noleggiare lettini e ombrelloni e mangiare in spiaggia.

Presso “Lia Beach”, nel sud dell’isola c’è una spettacolare taverna dal nome “Lia Tavern” dove si può mangiare del pesce freschissimo a poco prezzo (https://www.liatavern.com/) .

Nel tranquillo paese di Ano Mera si trova “Oti Apomeine” (https://www.otiapomeine.gr/) , un locale semplice e delizioso dove si respira l’anima dell’isola. Qui servono cucina tradizionale come una volta.

Presso la nota Super Paradise Beach c’è il beach club Thalas dove noleggiare lettini ed ombrellone e la taverna Thalas (https://thalasmykonos.com/) per un pranzo con vista mare. Assaggiate il Souvlaki e le costolette di agnello.

Immersa nella campagna si trova “RIZES Mykonos - Folkore Farmstead”  (https://rizesmykonos.com/)  .Assaggiate la moussakà ed il “kopanisti”, un formaggio prodotto da latte vaccino di capra e ovino dal sapore piccante tipico dell’isola.

 

COSA VISITARE

L’isola di Delos è un sito archeologico tra i più importanti del Mediterraneo e vale assolutamente una visita per la sua storia, le sue leggende e l’archeologia. L’escursione sull’isola si può prenotare dal sito di “Delos Tour” (https://www.delostours.gr/it/) e parte dal vecchio porto di Mykonos.

Visitate il Faro di Fanari costruito nel 1891, il più a nord di Mykonos, battuto dai venti e raggiungibile attraverso uno sterrato. Dal faro si vede l’isola di Tinos facilmente raggiungibile da Mykonos.

Visitate Ano Mera, nell’entroterra di Mykonos, un piccolo paese di case bianche con un a piazzetta piena di taverne dove si trova uno dei più bei monasteri del mediterraneo denominato “Panagia Tourliani” costruito nel XV Secolo e consacrato alla Vergine Maria.

 

COSA COMPRARE

Nella Chora Al “Yasemi” si possono acquistare sandali tradizionali fatti a mano (visitate il profilo instagram).

Sempre nella Chora da “Art & Soul” si trovano opere d’arte di scultori e artisti greci (https://mykonosgallery.com/).

 

COSA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE

Ad ispirare il nostro viaggio è stata la Guida di Dove sulla Grecia e nello specifico lo speciale su Mykonos “Stregati dal Silenzio” con numerosi consigli su dove mangiare e dormire e sui luoghi più iconici e tranquilli dell’isola.

Bellissimo è l’articolo su Delos “ La Brillante fra la vita e la morte” del tomo “Isole Piccole” di Mappe, edito dal Touring Club Italiano nel giugno 2024.

Infine tre guide molto utili ed interessanti: la prima “Isole della Grecia” - Lonely Planet; la seconda “Isole Greche con Atene e le Cicladi” - The Rough Guide ed infine “Isole Greche e Atene” - Le Routard per i contenuti sui principali luoghi di interesse di Mykonos e Delos con mappe, storia e consigli utili.