Se volete festeggiare due volte il Capodanno basta andare sul confine tra Lapponia Svedese e Finlandese, nelle città di Haparanda e Tornio, sul Golfo di Botnia, a soli 100 km a sud del Circolo Polare Artico. Queste città di frontiera sono separate da un fiume, il Torne, che rappresenta il confine naturale tra due nazioni, due lingue, due monete, due fusi orari, due culture transfrontaliere. Nel 1809 la Svezia fu costretta a cedere la Finlandia alla Russia ed il nuovo confine venne fissato proprio sul fiume Torne, con Haparanda sul lato svedese e Tornio su quello finlandese.
1° giorno - Abbiamo raggiunto questo luogo di confine volando all’alba, con la compagnia Ryanair, da Orio al Serio sulla città di Rovaniemi (Capitale della Lapponia), distante 2 ore in macchina da Haparanda - Tornio. La sera prima ci eravamo imbarcati da Brindisi sull’ultimo volo diretto a Bergamo alloggiando, per la notte, all’interno del Terminal, nel primo Capsule Hotel in Italia, il “Resting Pods- ZZZlepandGO”, prenotato su Booking. Appena atterrati nel piccolo ed affollato aeroporto di Rovaniemi, dopo colazione, abbiamo ritirato, presso la compagnia locale Scandia, un’auto a noleggio, prenotata on line con Addcar. Da Rovaniemi siamo partiti in direzione sud, allontanandoci dalla città verso una Lapponia segreta ed autentica. La strada che da Rovaniemi si dirige verso sud attraversa foreste di conifere e costeggia corsi d’acqua ghiacciati. A mezzogiorno ci si accorge di essere nel periodo della lunga notte polare perché, dopo appena 3 ore di luce, alle 13 il sole tramonta ed è l’ora di pranzo. La prima tappa è stata lo storico villaggio di Kukkola (in Svezia), che si sviluppa sulle sponde del fiume Torne a circa 15 km a Nord di Haparanda, dove ci siamo fermati, a pranzo, al Kukkolaforsen Turist Konferens. Qui la Chef Margaret Spolander prepara ogni giorno ricette tradizionali servite in un ricco buffet. Abbiamo assaggiato le tipiche polpette, i funghi, le patate ed il loro pane al formaggio nonché del salmone pescato direttamente nel fiume. Kukkola, infatti, è un villaggio di pescatori, come testimonia la statua in ferro del “Dip Net Fisscherman” (un pescatore con reti a sacco dal manico lungo) che sorge in corrispondenza delle rapide del fiume Torne, dove è facile la pesca al salmone. Con la torre dell’orologio, il mulino e le abitazioni dei pescatori, il piccolo paesino, è un museo a cielo aperto. Qui nella parte svedese si può alloggiare nell’hotel Kukkolaforsen, dove si trovano 14 saune riscaldate a legna della Sauna Academy Svedese, che ospitarono anche l’esploratore italiano Giuseppe Acerbi nel 1798 durante il suo viaggio verso Capo Nord. Questo villaggio è rimasto intatto dopo che durante la seconda guerra mondiale le truppe tedesche rasero al suolo tutto quanto ubicato al nord della Finlandia con eccezione di alcuni villaggi lungo la foce del fiume. Lasciato il villaggio abbiamo raggiunto il nostro hotel chiamato “Stadshotell”, ubicato ad Haparanda dove avremmo alloggiato per due notti, il 30 e 31 Dicembre. Questo è un edificio storico costruito in stile classico ed alla sua realizzazione hanno contribuito stuccatori italiani, inaugurato il 5 dicembre del 1900, oggi è di proprietà di Susanne Wallin che lo ha acquistato e ristrutturato; è stato un punto d’incontro di spie, contrabbandieri e speculatori bellici durante la prima guerra mondiale quando la Finlandia apparteneva alla Russia ed Haparanda si trovava sul confine tra l’Europa e la Russia dello zar: “Nell’aprile 1917, il quotidiano russo Novoje Vremja affermava che non meno di 217 spie e agenti risiedevano ad Haparanda, che allora contava 1.500 abitanti. Il 15 aprile 1917 Lenin, che era fuggito dalla Russia, passò qui prima di ritornare in Russia per iniziare la rivoluzione”. Qui alloggiarono personaggi illustri ed è pieno di cimeli, libri, arredi d'epoca. Il tempo di fare il check in e ad attenderci presso la reception c’era Anya, guida della compagnia LappONE (https://www.lappone.com/it/home/), un tour operator italiano del luogo, con il quale avevamo riservato due escursioni: sci di fondo presso la riserva di Riekkola e caccia all’Aurora Boreale; con lei ci siamo diretti prima a Tornio in Finlandia per rifornirci delle tute e degli scarponi polari capaci di resistere alle temperature estreme previste per quei giorni (dai -20 ai -40 gradi) e poi alla volta della riserva di Riekkola (Haparanda), il punto più a est della Svezia. Al nostro arrivo ci aspettava il maestro di sci, che poi abbiamo scoperto essere un campione svedese di orienteering; una volta indossati, nel suo camper, sci e scarponcini, siamo partiti per una sciata notturna nel silenzio dei boschi lungo la pista di sci di fondo della riserva stessa. Per gli appassionati di sci di fondo la riserva di Riekkola-Välivaara è situata a 2 km dalla città di Haparanda ed ha una serie di piste illuminate anche di notte di differenti lunghezze: 2,2 km, 3 km, and 5 km; se non si scia la riserva può essere visitata con le ciaspole. Al nostro rientro in hotel, abbiamo cenato nel Cafè Gulasch Baronen, ristorante con la cucina più rinomata della Lapponia. Il cameriere ci ha consigliato di assaggiare l’Artic Char, ovvero del salmerino artico con contorno di patate, che abbiamo accompagnato con della birra locale; A proposito del consumo di alcool, abbiamo appreso che qui non si può comprare ovunque per via del monopolio ma solo in determinati shop controllati dallo Stato. Dopo cena ad attenderci alla reception c’era Alessandro Maccari fondatore di LappONE, toscano doc impiantato in Finlandia, che con un Van ci ha accompagnato per 200km alla ricerca dell’Aurora Boreale in un territorio da Kemi (a sud) fino a Tervola (a nord), in Finlandia. È stata una esperienza notturna molto interessante perché Alessandro nel suo girovagare ad un certo punto si è fermato presso un vecchio lodge di Keminmaa, dove si può anche dormire ed è situato un allevamento di husky. Davanti al fuoco e ad una bevanda calda ha raccontato molti aneddoti di quel territorio, crocevia strategico di quella che un tempo era la «Via dell’alcool», nell’epoca del proibizionismo finlandese; Raccondandoci il fenomeno delle aurore boreali ci ha fatto immergere nella vita di quei posti remoti, illuminati, nella lunga notte polare, solo dalle “Northern Lights”.
2° giorno - Ci siamo svegliati con calma e dopo colazione nella 1st Class Dining Room dell’Hotel ci siamo diretti in macchina verso ovest, direzione Kalix per imbarcarci su una nave rompighiaccio, il “Polar Explorer” (https://icebreaker.fi/), per una crociera nel mar Baltico ghiacciato, prenotata sul loro sito. La crociera può svolgersi la mattina o nel pomeriggio, noi abbiamo scelto quest’ultima, dalle 13 alle 16. Durante la crociera si ha la possibilità di visitare una nave unica al mondo: costruita in Germania nel 1976 ed utilizzata inizialmente per la movimentazione delle ancore, è stata successivamente usata per trainare chiatte di grandi dimensioni in tutto il mondo, nonché come nave di ancoraggio per le piattaforme petrolifere del mar glaciale artico e quale nave appoggio per rifornimento di cibo. Appena partiti, dal ponte principale, si sente il rumore dei blocchi di ghiaccio che si rompono sulla chiglia e quando la nave si ferma si può passeggiare sul mar Baltico ghiacciato oppure indossare una tuta termica di sopravvivenza immergendosi nelle sue acque scure, gelide e profonde tra i 10 e i 15 metri. Sulla nave si possono effettuare una serie di attività: la visita dei ponti, della sala macchine e della sala comandi; le proiezioni sulla storia della nave in un’apposita sala cinematografica; pranzare su uno dei due ponti e, vi assicuro, si mangia veramente bene. C’è anche una App dedicata interamente alla visita che accompagna il visitatore nei punti di interesse della nave. Prima di rientrare la flotta ha voluto salutare l’anno uscente con dei fuochi di artificio sul mare ghiacciato ed è stato emozionante. Al nostro rientro ad Haparanda, alle 17, ci siamo concessi una sauna ristoratrice nel nostro Hotel e poi giù nella sala delle feste pronti per il cenone di capodanno che si è aperto con un drink di benvenuto alle 18.00. Molto romantica la cena tipica lappone (a base di carne di renna e salmone) a lume di candela, sotto scintillanti lampadari di cristallo, accompagnata da una selezione di vini italiani e portoghesi. Dopo il cenone, attrezzati con vestiti caldi a strati (abbiamo anche indossato degli scaldini per le mani e per i piedi), ci si è diretti fino a Victoriatorget, la piazza al confine dove si può stare con un piede in Finlandia e un altro in Svezia. Insieme alla popolazione locale, abbiamo ascoltato musica e festeggiato due volte il capodanno con fuochi d’artificio, prima sul lato finlandese del confine e poi, un’ora più tardi, grazie al fuso orario, su quello svedese. Sul confine si trova un cuore e delle fedi intrecciate che simboleggiano il legame indissolubile tra questi due paesi e l’amore che li unisce; gli abitanti qui parlano tutti due lingue ed un dialetto comune e sono di fatto un solo popolo. Se si ha un giorno in più, meritano una visita la collina di Aavasaksa e la città di Övertorneå: dalla prima si possono ammirare i boschi, i fiumi e le distese della Lapponia; presso la seconda, con la sua chiesa seicentesca, la compagnia Explore the North (https://explorethenorth.se/ ) organizza, sul monte Luppio, escursioni con gli husky e lezioni di sci di fondo.
3° giorno – Durante il viaggio di ritorno verso l’aeroporto di Rovaniemi, in macchina, il termometro segnava – 33 gradi; con la compagnia Finnair abbiamo lasciato questa terra estrema e meravigliosa volando prima su Helsinki e poi su Milano Malpensa. Da qui, con Ryanair, abbiamo fatto rientro a Brindisi. Alla fine del viaggio ci siamo ripromessi di ritornare in Lapponia, perché questa terra ti entra nel cuore e crea dipendenza e, già pronti per un nuovo viaggio, abbiamo ricordato il detto di Thomas Cook (1808 – 1892), fondatore della prima agenzia viaggi al mondo «Un globetrotter, per definirsi tale, deve avere visitato Timbuktu, Samarcanda e Haparanda».
-----INFORMAZIONI PRATICHE-----
COME ARRIVARE
Compagnie low cost collegano l’Italia a Rovaniemi. Noi abbiamo volato da Milano Bergamo con Ryanair. Da Roma Fiumicino e Milano Malpensa ci sono collegamenti della Compagnia Finnair per Rovaniemi con scalo ad Helsinki. Ci sono anche collegamenti con Flysas a Luleå via Stoccolma. La Lapponia è collegata molto bene anche da una fitta rete ferroviaria e bus. Se non si vuole viaggiare in autonomia la compagnia Giver Viaggi organizza itinerari ad Haparanda con partenze da Milano (https://www.giverviaggi.com/aurora-boreale/lapponia-svedese/haparanda-tra-le-nevi-della-lapponia-svedese/).
DOVE DORMIRE E MANGIARE
Abbiamo scelto l’Hotel Stadshotell (https://www.haparandastadshotell.se/it/chi-siamo/), edificio storico ubicato ad Haparanda con il miglior ristorante della Lapponia. Bello il bar dopo cena con musica dal vivo. Si prenota direttamente dal sito dell’hotel. Tra le alternative, l’Hotel Kukkolaforsen (https://www.kukkolaforsen.se/ ), sul fiume Torne, offre camere molto belle ed un ottimo ristorante nonché la possibilità di rigenerarsi nelle 14 saune riscaldate a legna della Sauna Academy Svedese, pranzo a buffet. A Keminmaa , immerso nella natura, si trova l’Old Pine Husky Lodge con camere e ristorante (https://old-pine-husky-lodge-keminmaa.hotelmix.it/), dove il tour operator di italiani LappONE organizza numerose attività tra cui la caccia all’aurora boreale e la corsa con gli husky nelle foreste. Poco distante sul monte Luppio ad Övertorneå si trova il Lapland View Lodge (https://explorethenorth.se/) dove si può dormire e mangiare, anche qui si organizzano escursioni con husky e sci di fondo.
COME MUOVERSI
È consigliabile noleggiare un’auto per muoversi in autonomia. Occorre prudenza alla guida contenendo la velocità. Le strade sono gelate e possono essere anche coperte di neve.
COME VESTIRSI
In Lapponia le condizioni sono estreme ma niente paura basta vestirsi a strati. Si parte dall’intimo termico (calzamaglia e maglietta termica, meglio se in lana merinos) da completare con pantaloni da sci, un pile leggero ed altro pile o maglione pesante e giacca imbottita da neve. È necessario indossare due paia di calzini di lana, cappello in lana con pile all’interno, guanti (meglio se muffole), scaldacollo in pile o passamontagna. Acquistate scaldini per mani e piedi per evitare il congelamento ma soprattutto indossate degli scarponcini tecnici impermeabili (uno o due numeri più grandi), resistenti a temperature di gran lunga sotto lo zero.
COSA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE
Ho scoperto questi posti grazie alla rivista DOVE che nel Settembre 2023 pubblicava un articolo “LAPPONIA La prima aurora di Stagione” invitando i lettori ad andarci per capodanno quando “tutti festeggiano due volte, doppi brindisi e doppi fuochi d’artificio”. Sul Web si trovano numerosi articoli di DOVE dedicati alla Lapponia (https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cards/aurora-boreale-dove-vederla-in-autunno/). Bellissimo è l’articolo dedicato da “Marieclaire” (https://www.marieclaire.it/casa/cooltravel/a35289081/viaggio-lapponia/). Anche il Touring Club Italiano ha dedicato un articolo al doppio capodanno (https://inviaggio.touringclub.it/news/capodanno-due-volte-tra-finlandia-e-svezia), perché “festeggiare due volte capodanno è sempre meglio che farlo una volta sola”. Il sole 24 ore ha dedicato recentemente un articolo al capodanno da passare ad Haparanda nell’hotel delle spie (https://www.ilsole24ore.com/art/due-feste-capodanno-ad-haparanda-nell-hotel-spie-AGpnVAw?refresh_ce=1). Per comprendere la cultura, le tradizioni, gli usi e costumi di questa terra ed approfondire la conoscenza di questi due paesi europei, infine, si consigliano le Guide della Lonely Planet.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Fig1- Lo storico villaggio di Kukkola; Fig 2- l’Hotel Stadshotell ad Haparanda; Fig. 3 - Il Mar Baltico ghiacciato; Anteprima - Il fiume Torne, confine tra Svezia e Finlandia.


