Itinerare


facebook
instagram
whatsapp
tiktok

BLOG PERSONALE


facebook
instagram
whatsapp
tiktok

Natale in Trentino - Alto Adige tra mercatini, arte e buona cucina

2024-12-04 19:58

Itinerare

EUROPA, ITALIA, on the road,

Natale in Trentino - Alto Adige tra mercatini, arte e buona cucina

TRENTINO ALTO ADIGE - ITALIA

In un viaggio on the road di tre giorni siamo partiti da Trento, con il suo bellissimo centro storico ed il Muse, per poi visitare Dobbiaco e Brunico, con tappa imperdibile al Lago di Braies, nella cornice delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il nostro viaggio è terminato nella splendida Rovereto, città della pace, sede del museo della guerra nel Castello, del Mart e della casa futurista Depero.

 

1° giorno - La vigilia di Natale, abbiamo lasciato la nostra Puglia, dall’aeroporto di Brindisi, con il primo volo mattutino di Ryanair diretto a Bergamo. Qui abbiamo noleggiato due macchine prenotate con Carjet. L’aeroporto di Orio al Serio è molto frequentato durante le festività ed il ritiro dei mezzi avviene in un parcheggio distante 10 minuti al quale si arriva prendendo una navetta. Trento si raggiunge da Bergamo in poco più di due ore percorrendo prima l’Autostrada A4 e poi l’Autostrada del Brennero A22. Arrivati a Trento, ci siamo diretti verso il quartiere universitario, il nuovo quartiere delle Albere, per visitare il MUSE (Muse - Museo delle Scienze di Trento), fermandoci prima in un osteria tipica Trentina nelle vicinanze del museo, chiamata “il Libertino”, che merita una sosta per la sua ottima cucina tradizionale ed il suo ambiente informale. Il Muse, realizzato, su progetto di Renzo Piano, in vetro e acciaio, si articola su sei piani e ricorda il profilo di una montagna: ha infatti al centro uno spazio vuoto dove sono installati, in base alla altitudini a cui vivono, gli animali che la popolano. Insieme ad una guida abbiamo scoperto come vivono le creature sospese in questo vuoto partendo da quelle di alta quota ovvero aquile e rapaci, passando poi a stambecchi e lepri e a tutti gli animali del bosco, inclusi orsi e lupi. Al piano più alto, ovviamente, è stato riprodotto, in piccolo, un vero ghiacciaio (si può toccare con mano!), mentre, al piano più basso, c’è perfino uno scheletro di una balenottera. Il modo migliore per scoprire Trento è girovagare a piedi per le vie del centro. Piazza del Duomo è davvero scenografia con il Palazzo Pretorio e la Torre Civica del duecento; poco più avanti, ci si imbatte nelle case Cazuffi e Rella con gli affreschi del rinascimento, nella fontana barocca del Nettuno e nella Cattedrale romanica di San Virgilio, con le facciate che, nel periodo natalizio, vengono illuminate di mille luci, quest’ultima cattedrale, sede, nel 1545 del Concilio di Trento. Tutto il centro è un susseguirsi di palazzi meravigliosi e botteghe artigianali, ci sono diversi mercatini di natale, con oggetti tipici e souvenir, cibo e bevande calde. Un monumento simbolo di questa città è il Castello del Buonconsiglio, residenza dei vescovi di Trento, come recita la targhetta situata nel giardino: “questo castello del Buonconsiglio dal duegento all’età Napoleonica residenza dei principi vescovi di Trento durante la guerra di redenzione testimone dell’olocausto del trentino la nuova Italia ripristinando tramandava ai secoli avvenire”. Prima di cena abbiamo fatto una sosta presso un caratteristico villaggio di Babbo Natale, popolato da elfi e ricco di giochi, dove, presso uno dei tanti stand ci siamo scaldati davanti ad un falò sorseggiando il tipico vin brulè. Abbiamo cenato in un ristorante storico di Trento chiamato “La Cantinota”, con cucina tipica trentina, situato nel cuore del centro storico, in un palazzo cinquecentesco, mentre, per la notte, abbiamo scelto un hotel 4 stelle di Design chiamato “Be Place” di nuovissima costruzione dai colori tenui e rilassanti, ubicato sulla collina di Trento in via delle Laste.

2° giorno - Il giorno di Natale siamo ripartiti in macchina, direzione Dobbiaco, con sosta, prima di pranzo, per una visita al Lago di Braies, incastonato nelle Dolomiti, che, in quei giorni, era completamente ghiacciato e di una bellezza incredibile. Per arrivarci in macchina si percorre la SS49 in direzione Brunico fino allo svincolo per il Comune di Braies; arrivati sul posto vi sono differenti soluzioni di parcheggio a pagamento a seconda della distanza dal lago; nei periodi di massima affluenza possono esserci limitazioni per raggiungere il luogo. Bisogna indossare scarpe adatte per la neve e prestare attenzione alle passerelle per l’accesso al lago in quanto molto scivolose a causa del fondo ghiacciato. Affacciato sul lago c’è un hotel storico, costruito nel 1893, che, durante la seconda guerra mondiale, tra il 30 aprile e il 04 maggio del 1945, ospitò centotrentanove prigionieri di diciassette paesi europei, detenuti affinché Hitler potesse utilizzarli come merce di scambio con gli anglo-americani per un passaggio sicuro dopo la guerra; si trattava di personalità di altissimo rango tra i quali vi era anche Mario Badoglio, figlio del maresciallo Pietro Badoglio; in quei giorni del ’45 quando la guerra era alla fine in questa struttura sulle rive del lago quei prigionieri riacquistarono la libertà grazie alle truppe americane, le forze armate tedesche della Wehrmacht ed il coraggio della Signora Emma Heiss Hellenstainer, proprietaria dell’Hotel. Per il pranzo di Natale abbiamo scelto il Ristorante Winkekeller, nel centro di Dobbiaco Vecchio, ubicato in un tipico ambiente tirolese con mobili rustici, Stuben e arredi tradizionali; abbiamo pranzato, serviti da ragazzi in abiti tradizionali, sotto una volta originaria del XVI secolo, gustando antipasti misti di salumi e formaggi tipici, i famosissimi canederli, manzo, frittele di mele e strudel di pere. Dopo pranzo abbiamo passeggiato nella zona nuova di Dobbiaco godendo della vista delle Dolomiti tutt’intorno. Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati a Brunico presso l’Hotel Post, un luogo ricco di tradizione e situato nel cuore della città; questo hotel ha anche un’area benessere con sauna finlandese, bagno turco e idromassaggio. Ci hanno accolti con un cocktail di benvenuto nel bar e poi ne abbiamo approfittato per fare un giro nella graziosa capitale della Val Pusteria. Il giorno di Natale i negozi e il mercatino erano chiusi ma la città, che si visita a piedi, ha un centro storico grazioso ed un bellissimo castello trecentesco. In città ci sono delle interessanti birrerie dove assaggiare i tipici würstel con patate.

3° giorno - Il giorno di Santo Stefano ci siamo spostati a Rovereto, una bellissima cittadina a soli 25 km a sud di Trento; è una città della cultura e del buon cibo e si gira piacevolmente a piedi. Abbiamo lasciato le macchine in un parking privato a due passi da Piazza Cesare Battisti e, passando davanti alla famosa caffetteria Bontadi, una delle più antiche caffetterie d’Italia risalente al 1790, con il suo museo in vicolo del Messaggero, siamo arrivati in centro. Circondati da palazzi settecenteschi, ci siamo recati verso i graziosi mercatini di natale e poi verso il quartiere medievale e la Casa d’Arte Futurista Depero (Visita la Casa d'Arte Futurista Depero). Questo è l’unico museo futurista in Italia, fondato da Fortunato Depero, nato a Rovereto, inventore della famosa bottiglia del campari soda, scultore, pittore, designer, illustratore. Qui sono esposte le sue opere (l’allestimento fu curato direttamente da lui), i suoi quadri, giocattoli, dipinti e cartelloni pubblicitari. A pochi metri si sale fino al castello che domina la citta ed è oggi sede del museo storico italiano della guerra (Museo Storico Italiano della Guerra – Rovereto (TN) – Trentino) con armature, spade, baionette cannoni della Grande Guerra; tra bastioni e cunicoli sono esposti anche oggetti, uniformi e foto dell’epoca che raccontano la storia dei conflitti tra l’800 e la prima guerra mondiale. Per pranzo abbiamo scelto l’Osteria del Pettirosso, a pochi passi dal Mart, famosa per i suoi canederli, che abbiamo assaggiato in una versione rivisitata con radicchio e gorgonzola. Prima di lasciare la città abbiamo visitato il Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), il museo di arte moderna e contemporanea con uno spazio antistante aperto sormontato da una struttura in vetro e acciaio di 40 metri di diametro (come il Pantheon di Roma) progettata dall’architetto Mario Botta. Degni di nota i capolavori del Novecento in esposizione, con i futuristi Balla, Boccioni, Depero, De Chirico, Fontana e Sironi. Da qui abbiamo fatto ritorno verso l’affollatissimo Aeroporto di Bergamo dove un volo della Ryanair ci avrebbe riportati a Brindisi.

 

-----INFORMAZIONI PRATICHE-----

 

COME ARRIVARE

Voli low cost collegano le principali città italiane all’aeroporto di Bergamo e Verona, più vicina a Trento. Noi abbiamo volato con Ryanair da Brindisi a Bergamo dove abbiamo noleggiato due auto.

 

DOVE DORMIRE

A Trento consigliatissimo per la posizione sulla collina e vista della città è l’hotel 4 stelle di Design chiamato “Be Place” (Hotel Be Place Trento - Sito Ufficiale) di nuovissima costruzione dai colori tenui e rilassanti.

Nel cuore della città di Brunico l’Hotel Post (https://www.hotelpost-bruneck.com/it/home.html), è in posizione centrale e dotato di ogni confort, compreso un’area benessere con sauna finlandese, bagno turco e idromassaggio ed un bar dove si servono degli ottimi cocktail dall’atmosfera rilassante.

Ricco di storia , affacciato sul lago di Braies e circondato dalle Dolomiti, è l’ Hotel Pragser Wildsee.

 

DOVE MANGIARE

A Trento consigliatissimo è Il Libertino (Il Libertino – Ricette tradizionali in stile contemporaneo), merita una sosta per la buona cucina tradizionale con un’importante carta di vini in un ambiente informale. Servizio impeccabile, disponibilità e gentilezza del proprietario. Un ristorante storico che merita una visita è “La Cantinota” (Home - Ristorante Storico a Trento) con cucina tipica trentina situato nel cuore del centro storico, in un palazzo cinquecentesco; belle le volte.

Nel centro di Dobbiaco Vecchio consigliatissimo il Ristorante Winkekeller (Restaurant & Bar-Lounge Winkelkeller in Toblach - winkelkeller.it), ubicato in un tipico ambiente tirolese con mobili rustici, Stuben e arredi tradizionali. Ottimi i salumi, i canederli e i dolci. Da provare le frittelle di mele e lo strudel di pere.

Nei pressi del Mart a Rovereto si consiglia l’Osteria del Pettirosso (Osteria del Pettirosso - Ristorante e Wine Bar), provare i canederli in versione rivisitata a seconda delle stagioni.

 

COME MUOVERSI

Il noleggio dell’auto ci ha permesso di muoverci in autonomia per il nostro itinerario on the road. Una volta arrivati a destinazione le città si possono girare comodamente a piedi.

 

COSA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE

Le guide cartacee ed online della rivista DOVE hanno numerosi articoli dedicati al Trentino – Alto Adige con suggerimenti su cosa visitare e su dove dormire e mangiare (Vacanze in Trentino: cosa vedere e cosa fare | Dove Viaggi ; Rovereto: cosa vedere, castello, musei | Guida Dove Viaggi). Imperdibili gli speciali sul Trentino con particolare focus sulle città di Trento e Rovereto mete dell’arte con due musei spettacolari il MUSE e il MART. Per i mercatini si consiglia l’articolo online (https://viaggi.corriere.it/weekend/trentino-trento-mercatini/), mentre per andare alla scoperta di Brunico, l’articolo (https://viaggi.corriere.it/weekend/brunico-48ore/). Interessante infine l’articolo su Braies e Dobbiaco che si trova online (https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/alto-adige-in-autunno-valle-casies-braies/). Per la storia dell’Hotel sul lago di Braies si riportano due articoli molto interessanti dal web (L’ALBERGO SUL LAGO. QUANDO LA LIBERTA’ SCACCIO’ IL NAZISMO – L'Informazione) e (La storia dell'hotel 'Lago di Braies', dove i prigionieri delle SS trovarono la libertà - Il Sole 24 ORE).

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

Fig.1 - Il Castello del Buonconsiglio a Trento; Fig. 2 - Il Lago di Braies circondato dalle Dolomiti; Fig. 3 - La cupola del Mart a Rovereto. Anteprima -  Cattedrale romanica di San Virgilio illuminata.

20231224_181039.jpeg20231225_112149.jpeg20231226_144951.jpeg